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- TESTI
- Ioanna Murejkene ricorda: Gridavamo: “Libertà o morte”
- Elena Markova ricorda: forzata
- ABDUL-WAHIT DADAEV RICORDA: LA DEPORTAZIONE
- LA MEDICINA NEL GULAG
- Vladimir Kantovskij ricorda:
Il destino di un uomo fortunato - Aleksej Nikolaevič Prjadilov ricorda: “Mia mamma mi aveva spiegato che per questo avrebbero potuto arrestarmi”.
- Figli dei “nemici del popolo”
- ROZA ŠOVKRINSKAJA RICORDA “AFFINCHÈ IL RICORDO DI MIGLIAIA DI DESTINI COME IL MIO RIMANGA VIVO”
- LA MORTE DI STALIN
- “È una cosa impossibile da perdonare, a Stalin!” I tedeschi russi nell’esercito del lavoro
- Edem Orazly ricorda: “Ci hanno dato 20 minuti per prepararci”
- Nelle miniere di Vorkuta, nelle cave della Kolyma. Il lavoro nei lager
- Il lavoro femminile nei campi
- Elizaveta Rivčun ricorda: “Hanno completamente cancellato mio padre dalla faccia della terra”
- “Magadan, davanti a noi…” Il trasferimento nella Kolyma.
- Lettere, pacchi, visite
- Leonid Jakovlevič Muravnik: Vita di un bambino abbandonato
- Michail Iosifovič Tamarin ricorda: La storia della mia vita non l’ho raccontata a nessuno
- Racconti sulla dekulakizzazione
- Susanna Pečuro: “Volevamo parlare liberamente”
- (Deutsch) Sergei Schtscheglow erinnert sich:
Im Schiff „Josef Stalin“ - (Deutsch) Drehbuch: Dawid Budjonny und Wjatscheslaw Rudnizki erinnern sich:
Die Akte Kommunistische Jugendpartei – KPM - Jurij Fidel’gol’c ricorda: Mi sentivo un uomo sovietico
- Jurij Fidel’gol’c ricorda: La mia vita nel campo
- (Deutsch) Drehbuch: Irina Abramowna Amenuel erinnert sich:
Brief an Stalin - (Deutsch) Drehbuch: Angst
- VIDEOINTERVISTE
- Ioanna Murejkene ricorda: Gridavamo: “Libertà o morte”
- Elena Markova ricorda: forzata
- ABDUL-WAHIT DADAEV RICORDA: LA DEPORTAZIONE
- LA MEDICINA NEL GULAG
- Vladimir Kantovskij ricorda: Il destino di un uomo fortunato
- Aleksej Nikolaevič Prjadilov ricorda: “Mia mamma mi aveva spiegato che per questo avrebbero potuto arrestarmi”.
- Figli dei “nemici del popolo”
- ROZA ŠOVKRINSKAJA RICORDA “AFFINCHÈ IL RICORDO DI MIGLIAIA DI DESTINI COME IL MIO RIMANGA VIVO”
- LA MORTE DI STALIN
- “È una cosa impossibile da perdonare, a Stalin!” I tedeschi russi nell’esercito del lavoro
- Edem Orazly ricorda: “Ci hanno dato 20 minuti per prepararci”
- Nelle miniere di Vorkuta, nelle cave della Kolyma. Il lavoro nei lager
- Il lavoro femminile nei campi
- Elizaveta Rivčun ricorda: “Hanno completamente cancellato mio padre dalla faccia della terra”
- “Magadan, davanti a noi…” Il trasferimento nella Kolyma.
- Leonid Jakovlevič Muravnik: Vita di un bambino abbandonato
- Lettere, pacchi, visite
- Michail Iosifovič Tamarin ricorda: La storia della mia vita non l’ho raccontata a nessuno
- Racconti sulla dekulakizzazione
- Susanna Pečuro: “Volevamo parlare liberamente”
- (Deutsch) Sergei Lwowitsch Schtscheglow erinnert sich:
Auf dem Schiff “Josef Stalin” - (Deutsch) Dawid Budjonny und Wjatscheslaw Rudnizki erinnern sich: Die Akte Kommunistische Jugendpartei – KPM
- Jurij Fidel’gol’c ricorda: Mi sentivo un uomo sovietico
- Jurij Fidel’gol’c ricorda: La mia vita nel campo
- (Deutsch) Irina Abramowna Amenuel erinnert sich: Brief an Stalin
- (Deutsch) Angst